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MASTER DRAWINGS. Una raccolta privata

Sabato 14.10.2017
– Giovedì 30.11.2017
Galleria Torbandena
Una straordinaria raccolta privata di opere su carta, probabilmente la mostra più importante di disegni e gouaches proposta alla Torbandena, con alcune opere esposte in passato in musei di levatura internazionale: dalla Kunsthaus di Zurigo al Museum Stedelijk di Amsterdam, dal Museé d’Art Moderne di Parigi alla Kunsthalle di Berna, dal Museo Correr di Venezia al Forte Belvedere di Firenze.
La collezione spazia tra i più grandi nomi dell’avanguardia storica: pezzi unici di Pablo Picasso, Joan Mirò, Paul Klee, Henry Moore, Lyonel Feininger, George Grosz, Alexej von Jawlensky ed altri.
Per attraversare la corrente della grande stagione astratta con Hans Hofmann, Sam Francis, Hans Hartung e i nostri Afro e Santomaso, ed arrivare a due grandi dell’arte contemporanea come Anselm Kiefer e Gao Xingjian. L’intera raccolta sarà pubblicata in un volume delle edizioni della galleria.
La passione per certe avanguardie storiche occupa la prima parte di questa straordinaria collezione privata. In mostra un disegno di Pablo Picasso del 1931, di provenienza prestigiosa (la collezione Emilio Jesi) riprende con un sottile ma potente tratto di penna la monumentalità delle figure mediterranee dell’artista spagnolo. La figura liquida della gouache di Joan Miró del 1935 prelude quasi alla costruzione di quelle Costellazioni di qualche anno più tardi, che saranno una delle vette del pittore di Maiorca. L’acquarello di George Grosz del 1916 è un’altra chicca di questa raccolta. È molto difficile trovare oggi sul mercato opere degli anni Dieci di una certa completezza. Il periodo berlinese è quello più graffiante e dissacratorio dell’artista tedesco, la sua denuncia della devastazione sociale è totale, e questa piccola opera concentra in una strada urbana tutti i personaggi più inquietanti del catalogo di Grosz. E ancora una gouache di Henry Moore della stagione più importante, quegli anni Quaranta che hanno visto prender forma, nelle carte del grande scultore inglese, gli studi di figure nelle subways londinesi, dove la gente cercava riparo dai bombardamenti a tappeto nazisti. E un altro piccolo capolavoro si trova sul retro del disegno principale; piccoli gruppi familiari i cui volumi generano un’atmosfera che sembra pietrificata.
Una madre disperata, quella di Julio González del 1940 (esposta negli anni Cinquanta alla Kunsthaus di Zurigo, alla Kunsthalle di Berna e allo Stedelik di Amsterdam), certamente il più importante scultore spagnolo del Novecento, ripercorre il tragico itinerario della guerra, con un controllo del nero che si trasforma in pura potenza. E poi un altro suo disegno precedente, ma non così drammatico, riconferma quell’ordine e quella ristrutturazione dell’immagine tipicamente cubista.
È incredibilmente tenero l’inchiostro bruno di Paul Klee del 1930. Una figurina d’uomo sembra affrontare un percorso accidentato e in continuo sviluppo, probabilmente salvandosi. Un disegno di formato piuttosto grande per le abitudini dell’artista svizzero, e anche questo con provenienze eccellenti: dalla collezione di Lily Klee alla galleria di Curt Valentin a New York. E poi una regata di Lyonel Feininger del 1943, ancora di matrice cubista. Un piccolo volto di Alexej von Jawlensky particolarmente riuscito (tanto che lo stesso autore scrive sul disegno che “Dieser Kopf ist sehr gut” (questa Testa è molto buona). E, tra gli italiani, le figure bizantine di Zoran Music e quelle recuperate da una tradizione classica da Mario Sironi, che completano la sezione della figurazione della prima metà del XIX secolo.
Al piano superiore una selezione di maestri dell'astrazione, dove spicca un acrilico di Sam Francis del 1961, un olio su carta di Hans Hofmann (maestro di Jackson Pollock) del 1960, un delicatissimo Giuseppe Santomaso e una potente tempera del 1965 di Edo Murtic
Chiudono la mostra due grandi contemporanei. Anselm Kiefer, forse il più celebrato artista del panorama internazionale odierno, e Gao Xingjian, pittore e scrittore cinese insignito nel 2000 con il Premio Nobel per la letteratura.
Da sabato 14 ottobre alle ore 18.oo, nelle sale di via Tor Bandena 1.
La mostra resterà aperta fino al 30 novembre con i seguenti orari: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 20.00
Sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Dal 30 ottobre al 7 novembre la galleria rimarrà chiusa perché la collezione sarà presentata a Flashback, la fiera d'arte antica e moderna che si svolgerà a Torino.
Galleria Torbandena
via Tor Bandena 1