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“L'ultima spiaggia” arriva al cinema

Venerdì 21.10.2016
– Domenica 23.10.2016
Cinema Ariston
“L'ultima spiaggia” di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan, il film documentario interamente girato a Trieste allo stabilmente balneare “el Pedocìn”, arriva finalmente in sala al cinema Ariston da venerdì 21 ottobre. Nel fine settimana, venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 ottobre “L'ultima spiaggia” sarà in programma alle ore 16.00, 18.30 e 21.00: gli autori saranno presenti per incontrare il pubblico alla proiezione delle ore 21. Presentato con successo al Festival di Cannes fuori concorso, il film, realizzato da Mansarda Production, è una coproduzione tra Italia, Grecia, Francia ed è distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

Il nome ufficiale è Bagno comunale “La lanterna”, ma per tutti, a Trieste, è semplicemente “el Pedocìn”: una spiaggia popolare, in pieno centro, divisa in due da un muro alto tre metri. Da un lato gli uomini, dall’altro le donne. Un mondo a parte, un’isola sospesa nel tempo, affacciata su un mare che divide e unisce, allargando i confini che così si confondono e si mescolano, nello stesso modo in cui si sono mescolati qui italiani e serbi, greci e sloveni, ebrei e tedeschi, austriaci e americani…

L’ultima spiaggia è il film documentario che Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan hanno dedicato a questo luogo unico e alle donne e agli uomini che lo popolano, protagonisti di una tragicommedia sulla natura umana: spesso persone sole e dal passato (e talvolta dal presente) difficile, dotate di grande umanità. Per un anno i due autori hanno frequentato lo stabilimento: d’inverno, con i pochi bagnanti, soprattutto uomini, che qui riempiono le proprie giornate; in primavera, con il sole che si scalda e la spiaggia che inizia a rianimarsi; d’estate, con la folla e i bagnini che cominciano il loro lavoro sotto il controllo vigile delle donne; fino all’autunno, quando si recuperano le boe e si tira un bilancio degli ultimi mesi, ci si dà appuntamento all’anno prossimo e si ricorda chi non ce l’ha fatta. Il 30 settembre, per la festa annuale di fine stagione, si apre il cancello del muro. Uomini e donne si preparano: cibo, vino, canzoni, allegria. A mezzogiorno in punto il muro si apre, tra l'indifferenza generale, e sorprendentemente nessuno passa da una parte all’altra… In una città dove i confini sono profondamente cambiati, dove le barriere (reali o simboliche) si sono sgretolate, dove la rivoluzione basagliana ha abbattuto il muro del manicomio, quello del Pedocìn è un muro che resiste perché, paradossalmente, non divide ma preserva la libertà di uomini e donne. E ci aiuta a riflettere sul concetto di identità e a comprendere meglio quei “muri mentali” che, più o meno consapevolmente, Trieste ha ereditato dalla storia del Novecento.
Cinema Ariston
viale Romolo Gessi, 14