Trieste Science+Fiction Festival
Martedì 31.10.2017
– Domenica 05.11.2017
Teatro Rossetti
– Domenica 05.11.2017
Teatro Rossetti
La 17a edizione del Trieste Science+Fiction Festival - lo storico festival della fantascienza organizzato da La Cappella Underground - si terrà quest'anno dal 31 ottobre al 5 novembre nella nuova prestigosa sede del Politeama Rossetti, al Teatro Miela e al Cinema Ariston.
La selezione ufficiale di Trieste Science+Fiction Festival 2017 comincia a svelare i primi titoli della sua esplorazione dei mondi del fantastico cinematografico contemporaneo. Opere prime, registi emergenti e gioielli di genere tra robot, zombie, astronavi e affascinanti ipotesi su un futuro tutto da costruire, come anticipato nell'immagine ufficiale del manifesto di quest'anno, disegnato da Lorenzo LRNZ Ceccotti.
Trieste Science+Fiction Festival presenterà in anteprima italiana il thriller fantascientifico americano Beyond Skyline, diretto da Liam O'Donnell, con Frank Grillo (“Capitan America”, “The Shield”, “Prison Break”) nei panni del detective Mark Corley alla ricerca del figlio rapito da una nave da guerra aliena. E il colossal russo Salyut-7 (2017) di Klim Shipenko, appassionante cronaca spaziale della missione più avventurosa dell'intera storia dell'esplorazione spaziale (di prossima distribuzione italiana con Blue Swan Entertainment). Trieste ospiterà la prima italiana di due film francesi molto attesi: il postapocalittico Hostile, diretto da Mathieu Turi e prodotto da Xavier Gens (“Frontiers”, “The Divide”), che verrà distribuito in Italia da Twelve Entertainment, e Seuls – Alone del regista di “Them” David Moreau, che adatta la celebre serie a fumetti su un gruppo di adolescenti risvegliatisi soli in un mondo deserto (distribuirà nei cinema italiani Draka). Sempre in anteprima nazionale, il thriller fantamedico Replace, girato in Canada dal tedesco Norbert Keil, scritto da Richard Stanley e interpretato da Barbara Crampton (“Omicidio a luci rosse“, “Re-Animator“, “Le streghe di Salem“) e Rebecca Forsythe nei panni di una giovane senza memoria la cui pelle inizia ad invecchiare troppo rapidamente; l'avvolgente thriller sui paradossi spazio-temporali Hurok – Loop dell'ungherese Isti Madarász, già apprezzato nei migliori festival di genere; e la parabola africana sulla vita e la morte Kati Kati del regista keniota Mbithi Masya.
Scarica il comunicato stampa [pdf]
La selezione ufficiale di Trieste Science+Fiction Festival 2017 comincia a svelare i primi titoli della sua esplorazione dei mondi del fantastico cinematografico contemporaneo. Opere prime, registi emergenti e gioielli di genere tra robot, zombie, astronavi e affascinanti ipotesi su un futuro tutto da costruire, come anticipato nell'immagine ufficiale del manifesto di quest'anno, disegnato da Lorenzo LRNZ Ceccotti.
Trieste Science+Fiction Festival presenterà in anteprima italiana il thriller fantascientifico americano Beyond Skyline, diretto da Liam O'Donnell, con Frank Grillo (“Capitan America”, “The Shield”, “Prison Break”) nei panni del detective Mark Corley alla ricerca del figlio rapito da una nave da guerra aliena. E il colossal russo Salyut-7 (2017) di Klim Shipenko, appassionante cronaca spaziale della missione più avventurosa dell'intera storia dell'esplorazione spaziale (di prossima distribuzione italiana con Blue Swan Entertainment). Trieste ospiterà la prima italiana di due film francesi molto attesi: il postapocalittico Hostile, diretto da Mathieu Turi e prodotto da Xavier Gens (“Frontiers”, “The Divide”), che verrà distribuito in Italia da Twelve Entertainment, e Seuls – Alone del regista di “Them” David Moreau, che adatta la celebre serie a fumetti su un gruppo di adolescenti risvegliatisi soli in un mondo deserto (distribuirà nei cinema italiani Draka). Sempre in anteprima nazionale, il thriller fantamedico Replace, girato in Canada dal tedesco Norbert Keil, scritto da Richard Stanley e interpretato da Barbara Crampton (“Omicidio a luci rosse“, “Re-Animator“, “Le streghe di Salem“) e Rebecca Forsythe nei panni di una giovane senza memoria la cui pelle inizia ad invecchiare troppo rapidamente; l'avvolgente thriller sui paradossi spazio-temporali Hurok – Loop dell'ungherese Isti Madarász, già apprezzato nei migliori festival di genere; e la parabola africana sulla vita e la morte Kati Kati del regista keniota Mbithi Masya.
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