Sulla Storia Sociale degli Attori Italiani
Lunedì 05.02.2018
– Lunedì 12.02.2018
Hangar Teatri
– Lunedì 12.02.2018
Hangar Teatri
Quanti delle allieve e degli allievi che escono annualmente dalle Scuole di Teatro sanno che la loro professione, così antica, ha trovato, nel nostro Paese, il suo riconoscimento giuridico nel 1545' E che l’impresa teatrale, da allora, è rimasta quasi del tutto fedele a se stessa, tanto da essere la più conservatrice e tradizionale tra le imprese produttrici' E perché'
La difficoltà di considerare fonte di reddito l’attività dell’Attore, è un retaggio storico-culturale del nostro Paese, dove riesce difficile stimare “lavoro” ciò che è considerato e pensato come un’attività opzionale o accessoria o amatoriale.
Tant’è vero che, nel corso della sua storia, l’Attore ha sempre dovuto giustificare, di fronte alla società, il fatto di fare l’Attore.
Da qui la necessità spontanea, del tutto individuale ma collettivamente assunta, di coprire con un velo di vergogna le ragioni d’un mestiere, addobbandolo di orpelli ideali e intellettuali, fino a togliergli quella che è stata ed è ancora la sua originale qualità: l’azione artigianale del palcoscenico e la materialità della sua tecnica che sono gli strumenti necessari e indispensabili dell’espressione interpretativa che si trasforma in “A”rte là ove ci sia genialità e talento.
Ma di più! Nel corso degli ultimi decenni, dando maggior se non esclusivo accento ai valori astratti, teorici e spesso utopistici dell’arte teatrale, e senza tener conto delle esigenze di conoscenza dell’intera Comunità nazionale italiana, storicamente ignorante del mestiere del teatro, e sempre più manipolata dai modelli televisivi, com’è quella attuale, s’è approfondito il solco che separa l’attività professionale dell’Attore, intesa come fonte di reddito (situazione ritenuta giustificabile solo per pochi eletti) dalle scelte esclusivamente intellettuali e teoriche dei “Maestri”. È tale, a mio avviso, l’equivoco sul quale è maturata, con risultati anche straordinari ed efficaci, la ricerca e la sperimentazione teatrale nel nostro paese.
Sarà questo il contenuto dei due incontri di LUNEDì 5 E 12 FEBBRAIO che si terranno ad Hangar Teatri con Tonino Pavan.
Dalla costituzione della prima Compagnia di Comici nel 1545, alla trasformazione dell’attore nella compagnia di Goldoni/Medebach, alle Stabili Compagnie del Primo Ottocento, alla formazione della Lega di Miglioramento per gli Artisti Drammatici del 1902, ai provvedimenti del regime fascista, via via fino alla costituzione della Società Attori Italiani nel 1960 e ai contratti collettivi di categoria.
Una carrellata storica per stimolare la curiosità su una Storia conosciuta da pochi e poco valutata.
IOAMOILUNEDÌ – ogni lunedì conferenze gratuite, aperte a tutti i soci del Teatro degli Sterpi, su diversi argomenti: dall’arte alla poesia, passando per alimentazione, sesso e…astrosciamanesimo.
La difficoltà di considerare fonte di reddito l’attività dell’Attore, è un retaggio storico-culturale del nostro Paese, dove riesce difficile stimare “lavoro” ciò che è considerato e pensato come un’attività opzionale o accessoria o amatoriale.
Tant’è vero che, nel corso della sua storia, l’Attore ha sempre dovuto giustificare, di fronte alla società, il fatto di fare l’Attore.
Da qui la necessità spontanea, del tutto individuale ma collettivamente assunta, di coprire con un velo di vergogna le ragioni d’un mestiere, addobbandolo di orpelli ideali e intellettuali, fino a togliergli quella che è stata ed è ancora la sua originale qualità: l’azione artigianale del palcoscenico e la materialità della sua tecnica che sono gli strumenti necessari e indispensabili dell’espressione interpretativa che si trasforma in “A”rte là ove ci sia genialità e talento.
Ma di più! Nel corso degli ultimi decenni, dando maggior se non esclusivo accento ai valori astratti, teorici e spesso utopistici dell’arte teatrale, e senza tener conto delle esigenze di conoscenza dell’intera Comunità nazionale italiana, storicamente ignorante del mestiere del teatro, e sempre più manipolata dai modelli televisivi, com’è quella attuale, s’è approfondito il solco che separa l’attività professionale dell’Attore, intesa come fonte di reddito (situazione ritenuta giustificabile solo per pochi eletti) dalle scelte esclusivamente intellettuali e teoriche dei “Maestri”. È tale, a mio avviso, l’equivoco sul quale è maturata, con risultati anche straordinari ed efficaci, la ricerca e la sperimentazione teatrale nel nostro paese.
Sarà questo il contenuto dei due incontri di LUNEDì 5 E 12 FEBBRAIO che si terranno ad Hangar Teatri con Tonino Pavan.
Dalla costituzione della prima Compagnia di Comici nel 1545, alla trasformazione dell’attore nella compagnia di Goldoni/Medebach, alle Stabili Compagnie del Primo Ottocento, alla formazione della Lega di Miglioramento per gli Artisti Drammatici del 1902, ai provvedimenti del regime fascista, via via fino alla costituzione della Società Attori Italiani nel 1960 e ai contratti collettivi di categoria.
Una carrellata storica per stimolare la curiosità su una Storia conosciuta da pochi e poco valutata.
IOAMOILUNEDÌ – ogni lunedì conferenze gratuite, aperte a tutti i soci del Teatro degli Sterpi, su diversi argomenti: dall’arte alla poesia, passando per alimentazione, sesso e…astrosciamanesimo.