Dal Mediterraneo alla Mitteleuropa, dall’arte alla scienza, dall’uomo al robot - Jadran Lenarčič
Domenica 17.06.2018
Stazione Rogers
Stazione Rogers
“Dal Mediterraneo alla Mitteleuropa, dall’arte alla scienza, dall’uomo al robot” questo il titolo dell’incontro, che si terrà a Stazione Rogers domenica 17 giugno alle ore 11, con Jadran Lenarčič, direttore dell’istituto "J.Stefan" di Lubiana, il più importante centro di ricerca della Slovenia.
Lenarčič ha diretto, dal 1985 al 1995, il Laboratorio di robotica e dal ’95 al 2005 è stato direttore del Dipartimento di automatica, biocibernetica e robotica. Oltre a vantare un curriculum d’eccellenza risulta quanto mai singolare e significativa la sua attività pittorica per la quale, nel 2000, è stato nominato membro della Società Nazionale di Belle Arti della Slovenia: il rapporto tra “Creatività e ricerca” è stato alla base del suo intervento tenuto all’apertura dell’anno accademico 2016/2017 dell’Università di Trieste, al fine di sostenere che esse “non possono vivere l’una senza l’altra”.
La capacità di adattarsi alle tendenze e alle innovazioni, nonché di esprimere la propria identità in una moltitudine globalizzata, diventa cruciale. Nell’ultimo decennio c'è stata una svolta notevole nelle nuove tecnologie che influenzano inattesi cambiamenti in connessione ai problemi economici, etici e sociologici.
Affinché una comunità abbia successo nei prossimi anni, è importante padroneggiare almeno tre lingue principali: la lingua materna, il linguaggio informatico (inglese) e la lingua della creatività. Creatività significa penetrare negli spazi sconosciuti e inesplorati e quindi ha bisogno di condizioni formative specifiche, simili all'arcobaleno che appare istantaneamente per svanire subito dopo. Prospera in ambienti in cui abbondano conoscenza, diversità, volontà di scambio e cultura del progresso. L’obiettivo è di creare ambienti in cui nascano le idee più pazze e progressiste, tali da influenzarsi e incoraggiarsi a vicenda. Con l’avvento delle nuove tecnologie - tra le quali la robotica risulta predominante - che trasformeranno radicalmente i flussi della civiltà, la nostra comunità dovrà affrontare importanti sfide e opportunità. Il ciclo di appuntamenti domenicali “Ricognizioni, incontri tra riflessione e autoriflessione,” presente nel programma “Mappe del futuro tra immaginazione e realtà”, presentati da Giovanni Fraziano, si concluderà domenica 24 giugno con la conversazione “Chi è Giotto”'Racconto di un'interrogazionee di un interrogativo senza risposta condotta da Luciano Semerani.
Jadran Lenarčič
Frequenta la scuola elementare e secondaria a Capodistria. All’Università di Lubiana, Facoltà di Ingegneria Elettrica, consegue la laurea nel 1979, il master nel 1981 e il dottorato di ricerca nel 1986. Nel 1979 è assistente di ricerca dall’Istituto “J. Stefan”. Dal 1985 al 1995 lavora come Direttore del Laboratorio di robotica e dal 1995 al 2005 come Direttore del Dipartimento di automatica, biocibernetica e robotica. Dal 2005 è Direttore dell’Istituto “J. Stefan”, il più grande centro di ricerca sloveno. Membro dell'Accademia slovena di Ingegneria dal 1999, nel 2010 e nel 2012 è presidente. Nel 2011 è membro corrispondente dell’Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna. Nel 2000, per la sua attività di pittore è stato nominato membro della Società Nazionale di Belle Arti. Pubblica numerosi articoli per riviste e conferenze, libri e capitoli di libri.
Lenarčič ha diretto, dal 1985 al 1995, il Laboratorio di robotica e dal ’95 al 2005 è stato direttore del Dipartimento di automatica, biocibernetica e robotica. Oltre a vantare un curriculum d’eccellenza risulta quanto mai singolare e significativa la sua attività pittorica per la quale, nel 2000, è stato nominato membro della Società Nazionale di Belle Arti della Slovenia: il rapporto tra “Creatività e ricerca” è stato alla base del suo intervento tenuto all’apertura dell’anno accademico 2016/2017 dell’Università di Trieste, al fine di sostenere che esse “non possono vivere l’una senza l’altra”.
La capacità di adattarsi alle tendenze e alle innovazioni, nonché di esprimere la propria identità in una moltitudine globalizzata, diventa cruciale. Nell’ultimo decennio c'è stata una svolta notevole nelle nuove tecnologie che influenzano inattesi cambiamenti in connessione ai problemi economici, etici e sociologici.
Affinché una comunità abbia successo nei prossimi anni, è importante padroneggiare almeno tre lingue principali: la lingua materna, il linguaggio informatico (inglese) e la lingua della creatività. Creatività significa penetrare negli spazi sconosciuti e inesplorati e quindi ha bisogno di condizioni formative specifiche, simili all'arcobaleno che appare istantaneamente per svanire subito dopo. Prospera in ambienti in cui abbondano conoscenza, diversità, volontà di scambio e cultura del progresso. L’obiettivo è di creare ambienti in cui nascano le idee più pazze e progressiste, tali da influenzarsi e incoraggiarsi a vicenda. Con l’avvento delle nuove tecnologie - tra le quali la robotica risulta predominante - che trasformeranno radicalmente i flussi della civiltà, la nostra comunità dovrà affrontare importanti sfide e opportunità. Il ciclo di appuntamenti domenicali “Ricognizioni, incontri tra riflessione e autoriflessione,” presente nel programma “Mappe del futuro tra immaginazione e realtà”, presentati da Giovanni Fraziano, si concluderà domenica 24 giugno con la conversazione “Chi è Giotto”'Racconto di un'interrogazionee di un interrogativo senza risposta condotta da Luciano Semerani.
Jadran Lenarčič
Frequenta la scuola elementare e secondaria a Capodistria. All’Università di Lubiana, Facoltà di Ingegneria Elettrica, consegue la laurea nel 1979, il master nel 1981 e il dottorato di ricerca nel 1986. Nel 1979 è assistente di ricerca dall’Istituto “J. Stefan”. Dal 1985 al 1995 lavora come Direttore del Laboratorio di robotica e dal 1995 al 2005 come Direttore del Dipartimento di automatica, biocibernetica e robotica. Dal 2005 è Direttore dell’Istituto “J. Stefan”, il più grande centro di ricerca sloveno. Membro dell'Accademia slovena di Ingegneria dal 1999, nel 2010 e nel 2012 è presidente. Nel 2011 è membro corrispondente dell’Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna. Nel 2000, per la sua attività di pittore è stato nominato membro della Società Nazionale di Belle Arti. Pubblica numerosi articoli per riviste e conferenze, libri e capitoli di libri.
Stazione Rogers
Riva Grumula, 14, 34123 Trieste
Riva Grumula, 14, 34123 Trieste