A fior d'acqua
Giovedì 27.09.2018
– Domenica 21.10.2018
DoubleRoom
– Domenica 21.10.2018
DoubleRoom
Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz, Fabrizio Giraldi, Mila Lazić
+ disegni di progetto di Ado Buiatti dell'imbarcazione EDIPO RE
+ intervista audio di Ado Buiatti a Giuseppe Zigaina sulla laguna di Grado
e le riprese di MEDEA di Pier Paolo Pasolini, rielaborata in video da Carlo Andreasi
a cura di Massimo Premuda
Giovedì 27 settembre alle ore 18.30 al DoubleRoom arti visive di Trieste inaugura “A FIOR D'ACQUA”, una suggestiva esposizione curata da Massimo Premuda che presenta le ricerche visive di 3 artisti contemporanei intrecciate nel racconto della vita del mare, l'eterno muto interlocutore di artisti e scrittori. In mostra “Gibigiana” di Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz, una videoinstallazione che, con un approccio pittorico, ricrea sul soffitto dello spazio il riflesso della luce solare sulla superficie del mare, “Port of Trieste” di Fabrizio Giraldi, un reportage fotografico sul porto industriale di Trieste i cui unici protagonisti sono merci, camion, container e navi che raccontano degli scambi internazionali della città con il resto del mondo, e “Polifonia mediterranea” di Mila Lazić, installazione sonora in cui 13 persone diverse leggono, ognuna nella propria lingua, “Breviario mediterraneo”, il più famoso e tradotto libro dello scrittore croato Predrag Matvejević. A questi lavori vengono affiancati i disegni di progetto del primo restauro ad opera dell'architetto Ado Buiatti di “Edipo Re”, storica imbarcazione di 16 metri a vela e motore del pittore Giuseppe Zigaina attorno al cui tavolo sedettero artisti e intellettuali come l'amico Pier Paolo Pasolini e altri nomi noti. Oltre a foto e disegni dell'”Edipo Re” viene presentata infatti anche un'inedita intervista audio di Buiatti a Zigaina proprio sulla laguna di Grado scelta come location per alcune significative scene del film “Medea” di Pasolini interpretato dalla divina Maria Callas, e rielaborata in forma di video dall'artista Carlo Andreasi.
Le opere in mostra restituiscono una possibile rappresentazione del mare vissuto come momento di meditazione e specchio in cui riflettersi, ma anche come esperienza intima e universale al tempo stesso, partendo da "Polifonia mediterranea", installazione sonora di Mila Lazić in cui 13 persone diverse leggono, ognuna nella propria lingua, “Breviario mediterraneo”, il più famoso e tradotto libro del grande scrittore croato Predrag Matvejević, in una vera e propria moltitudine di voci che fluttuano come le onde del mare, si passa a "Gibigiana", videoinstallazione di Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz che, con un approccio pittorico di costruzione di nuove immagini in movimento, ricrea sul soffitto dello spazio con l'ausilio del proiettore, come in un patchwork, il riflesso della luce solare sulla superficie del mare, proprio come lo scherzo tanto amato dai bambini di giocare con i riflessi di specchi, vetri e cristalli, e infine si chiude con "Port of Trieste", reportage fotografico molto asciutto di Fabrizio Giraldi sul porto industriale della città i cui unici protagonisti sono merci, camion, container e navi che raccontano degli scambi internazionali della città con il resto del mondo e di una parte della città di cui tutti parlano, ma che in realtà nessuno conosce…
A queste ricerche visive contemporanee viene abbinata una ricca documentazione su “Edipo Re” - storica imbarcazione di 16 metri a vela e motore del pittore Giuseppe Zigaina utilizzata come luogo d’ispirazione per le sue opere, spazio famigliare e conviviale per artisti e intellettuali - cercando di restituire la visione di un’epoca “epica” compresa tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80, in cui rientrano anche le tre memorabili edizioni della “Settimana internazionale del cinema” di Grado volute proprio da Pasolini, in polemica con il “Festival del cinema” di Venezia, portando sull'Isola d'Oro fra il 1970 e 1972 importanti film, registi e attori internazionali in una sorta di “controfestival”, e ben documentate nella pubblicazione presente in mostra “Zigaina e Pasolini in scena” a cura di Francesca Agostinelli ed edita per i tipi di Forum-Editrice Universitaria Udinese.
L'omaggio parte da una toccante testimonianza dell'architetto Ado Buiatti, presentando i disegni di ristrutturazione della barca “Edipo Re” da lui eseguiti, accostati al suo materiale fotografico sulla laguna di Grado e alla sua intervista audio a Giuseppe Zigaina sulle riprese del film “Medea” dell'amico Pier Paolo Pasolini. Nello specifico in mostra sono presenti una ventina di disegni di progetto del primo restauro dell'imbarcazione “Edipo Re” realizzati da Buiatti fra il 1971 e il 1972 su commissione del pittore Zigaina, sui quali si può notare, a margine di ogni tavola, il curioso acronimo UPN (Ufficio Progettazioni Notturne) evocativo di tutto l'entusiasmo e dello spirito amichevole dell'intensa e durevole collaborazione tra i due. Mentre nel video ad opera dell'artista Carlo Andreasi viene restituita visivamente l'inedita suggestiva intervista audio di Ado Buiatti a Giuseppe Zigaina del 1981 in cui il pittore racconta alcuni retroscena sulle riprese del film “Medea” dell'amico Pier Paolo Pasolini girate nella laguna di Grado con la divina Maria Callas, accostando ai 15 minuti di racconto i disegni di ristrutturazione della barca “Edipo Re” di Ado Buiatti, le sue foto sulla laguna di Grado realizzate fra il 1979 e il 1981 e alcune fotografie dall'Archivio Zigaina.
+ disegni di progetto di Ado Buiatti dell'imbarcazione EDIPO RE
+ intervista audio di Ado Buiatti a Giuseppe Zigaina sulla laguna di Grado
e le riprese di MEDEA di Pier Paolo Pasolini, rielaborata in video da Carlo Andreasi
a cura di Massimo Premuda
Giovedì 27 settembre alle ore 18.30 al DoubleRoom arti visive di Trieste inaugura “A FIOR D'ACQUA”, una suggestiva esposizione curata da Massimo Premuda che presenta le ricerche visive di 3 artisti contemporanei intrecciate nel racconto della vita del mare, l'eterno muto interlocutore di artisti e scrittori. In mostra “Gibigiana” di Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz, una videoinstallazione che, con un approccio pittorico, ricrea sul soffitto dello spazio il riflesso della luce solare sulla superficie del mare, “Port of Trieste” di Fabrizio Giraldi, un reportage fotografico sul porto industriale di Trieste i cui unici protagonisti sono merci, camion, container e navi che raccontano degli scambi internazionali della città con il resto del mondo, e “Polifonia mediterranea” di Mila Lazić, installazione sonora in cui 13 persone diverse leggono, ognuna nella propria lingua, “Breviario mediterraneo”, il più famoso e tradotto libro dello scrittore croato Predrag Matvejević. A questi lavori vengono affiancati i disegni di progetto del primo restauro ad opera dell'architetto Ado Buiatti di “Edipo Re”, storica imbarcazione di 16 metri a vela e motore del pittore Giuseppe Zigaina attorno al cui tavolo sedettero artisti e intellettuali come l'amico Pier Paolo Pasolini e altri nomi noti. Oltre a foto e disegni dell'”Edipo Re” viene presentata infatti anche un'inedita intervista audio di Buiatti a Zigaina proprio sulla laguna di Grado scelta come location per alcune significative scene del film “Medea” di Pasolini interpretato dalla divina Maria Callas, e rielaborata in forma di video dall'artista Carlo Andreasi.
Le opere in mostra restituiscono una possibile rappresentazione del mare vissuto come momento di meditazione e specchio in cui riflettersi, ma anche come esperienza intima e universale al tempo stesso, partendo da "Polifonia mediterranea", installazione sonora di Mila Lazić in cui 13 persone diverse leggono, ognuna nella propria lingua, “Breviario mediterraneo”, il più famoso e tradotto libro del grande scrittore croato Predrag Matvejević, in una vera e propria moltitudine di voci che fluttuano come le onde del mare, si passa a "Gibigiana", videoinstallazione di Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz che, con un approccio pittorico di costruzione di nuove immagini in movimento, ricrea sul soffitto dello spazio con l'ausilio del proiettore, come in un patchwork, il riflesso della luce solare sulla superficie del mare, proprio come lo scherzo tanto amato dai bambini di giocare con i riflessi di specchi, vetri e cristalli, e infine si chiude con "Port of Trieste", reportage fotografico molto asciutto di Fabrizio Giraldi sul porto industriale della città i cui unici protagonisti sono merci, camion, container e navi che raccontano degli scambi internazionali della città con il resto del mondo e di una parte della città di cui tutti parlano, ma che in realtà nessuno conosce…
A queste ricerche visive contemporanee viene abbinata una ricca documentazione su “Edipo Re” - storica imbarcazione di 16 metri a vela e motore del pittore Giuseppe Zigaina utilizzata come luogo d’ispirazione per le sue opere, spazio famigliare e conviviale per artisti e intellettuali - cercando di restituire la visione di un’epoca “epica” compresa tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80, in cui rientrano anche le tre memorabili edizioni della “Settimana internazionale del cinema” di Grado volute proprio da Pasolini, in polemica con il “Festival del cinema” di Venezia, portando sull'Isola d'Oro fra il 1970 e 1972 importanti film, registi e attori internazionali in una sorta di “controfestival”, e ben documentate nella pubblicazione presente in mostra “Zigaina e Pasolini in scena” a cura di Francesca Agostinelli ed edita per i tipi di Forum-Editrice Universitaria Udinese.
L'omaggio parte da una toccante testimonianza dell'architetto Ado Buiatti, presentando i disegni di ristrutturazione della barca “Edipo Re” da lui eseguiti, accostati al suo materiale fotografico sulla laguna di Grado e alla sua intervista audio a Giuseppe Zigaina sulle riprese del film “Medea” dell'amico Pier Paolo Pasolini. Nello specifico in mostra sono presenti una ventina di disegni di progetto del primo restauro dell'imbarcazione “Edipo Re” realizzati da Buiatti fra il 1971 e il 1972 su commissione del pittore Zigaina, sui quali si può notare, a margine di ogni tavola, il curioso acronimo UPN (Ufficio Progettazioni Notturne) evocativo di tutto l'entusiasmo e dello spirito amichevole dell'intensa e durevole collaborazione tra i due. Mentre nel video ad opera dell'artista Carlo Andreasi viene restituita visivamente l'inedita suggestiva intervista audio di Ado Buiatti a Giuseppe Zigaina del 1981 in cui il pittore racconta alcuni retroscena sulle riprese del film “Medea” dell'amico Pier Paolo Pasolini girate nella laguna di Grado con la divina Maria Callas, accostando ai 15 minuti di racconto i disegni di ristrutturazione della barca “Edipo Re” di Ado Buiatti, le sue foto sulla laguna di Grado realizzate fra il 1979 e il 1981 e alcune fotografie dall'Archivio Zigaina.
DoubleRoom
via Antonio Canova, 9
via Antonio Canova, 9