...al femminile. Non solo libri dalla biblioteca e dalle raccolte dell'IRCI
Mercoledì 28.11.2018
– Domenica 03.02.2019
IRCI
– Domenica 03.02.2019
IRCI
Prorogata sino al 3 febbraio
Con la collaborazione della Deputazione di Storia Patria della Venezia Giulia, della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria e di alcuni archivi privati mostra a cura di Piero Delbello
L’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata sta conoscendo un fortunato momento di acquisizioni sia per quanto riguarda il patrimonio librario che nei diversi settori di raccolta di testimonianze patrie: dalle stampe ai quadri, sino ai più vari reperti e cimeli.
L’incremento delle collezioni è uno dei motori fondanti che muovono lo spirito dell’ente in quell’ottica di “recupero, conservazione e studio di ogni tratto culturale” che riguardi la Venezia Giulia, Fiume e la Dalmazia. Esempi recenti di questa attività stanno nelle notevoli donazioni librarie da poco pervenute, fra cui spiccano quelle di Maria Laura Iona e di Stelvio Polita.
È proprio nell’intento di valorizzare il patrimonio bibliotecario del nostro Istituto che si è ritenuto di proporre al pubblico una mostra particolare, incentrata sulla figura delle tante donne scrittrici, poetesse, saggiste della nostra terra.
In collaborazione con il Sistema Bibliotecario Giuliano, con le consorelle “Società Istriana di Archeologia e Storia Patria” e “Deputazione di Storia Patria della Venezia Giulia” siamo andati, quindi, ad esporre una serie di volumi di autrici giuliane, tratta dalle rispettive biblioteche.
Il mio ringraziamento, per i contributi scritti forniti per il catalogo, va a Giovanna Paolin (Deputazione di Storia Patria della Venezia Giulia) e a Annalisa Giovannini (Società Istriana di Archeologia e Storia Patria). Un grazie particolare a Gabriella Ziani - autrice, insieme a Roberto Curci, di “Bianco, rosa e verde” - che, in poche pagine, ha saputo mirabilmente condensare il senso della “nostra” letteratura “al femminile”.
Infine, ci è parso altresì significativo corredare la mostra “giocando” sulla figura della donna come compare nelle stampe e nei dipinti tratti dalle collezioni dell’I.R.C.I. e da alcune raccolte private che, gentilmente, ci sono state messe a disposizione.
Né è uscito un insieme accattivante che, riteniamo, non potrà che soddisfare il visitatore.
Con la collaborazione della Deputazione di Storia Patria della Venezia Giulia, della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria e di alcuni archivi privati mostra a cura di Piero Delbello
L’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata sta conoscendo un fortunato momento di acquisizioni sia per quanto riguarda il patrimonio librario che nei diversi settori di raccolta di testimonianze patrie: dalle stampe ai quadri, sino ai più vari reperti e cimeli.
L’incremento delle collezioni è uno dei motori fondanti che muovono lo spirito dell’ente in quell’ottica di “recupero, conservazione e studio di ogni tratto culturale” che riguardi la Venezia Giulia, Fiume e la Dalmazia. Esempi recenti di questa attività stanno nelle notevoli donazioni librarie da poco pervenute, fra cui spiccano quelle di Maria Laura Iona e di Stelvio Polita.
È proprio nell’intento di valorizzare il patrimonio bibliotecario del nostro Istituto che si è ritenuto di proporre al pubblico una mostra particolare, incentrata sulla figura delle tante donne scrittrici, poetesse, saggiste della nostra terra.
In collaborazione con il Sistema Bibliotecario Giuliano, con le consorelle “Società Istriana di Archeologia e Storia Patria” e “Deputazione di Storia Patria della Venezia Giulia” siamo andati, quindi, ad esporre una serie di volumi di autrici giuliane, tratta dalle rispettive biblioteche.
Il mio ringraziamento, per i contributi scritti forniti per il catalogo, va a Giovanna Paolin (Deputazione di Storia Patria della Venezia Giulia) e a Annalisa Giovannini (Società Istriana di Archeologia e Storia Patria). Un grazie particolare a Gabriella Ziani - autrice, insieme a Roberto Curci, di “Bianco, rosa e verde” - che, in poche pagine, ha saputo mirabilmente condensare il senso della “nostra” letteratura “al femminile”.
Infine, ci è parso altresì significativo corredare la mostra “giocando” sulla figura della donna come compare nelle stampe e nei dipinti tratti dalle collezioni dell’I.R.C.I. e da alcune raccolte private che, gentilmente, ci sono state messe a disposizione.
Né è uscito un insieme accattivante che, riteniamo, non potrà che soddisfare il visitatore.
Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata
via torino
34100 Trieste
040 639188
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