Le Poème de l'Angle Droit
Giovedì 20.12.2018
Stazione Rogers
Stazione Rogers
Nel 1955 Le Corbusier, il maestro dell’architettura del XX secolo che sulla carta d’identità chiede di essere definito “uomo di lettere”, pubblica
Le Poème de l'Angle Droit.
È un poema in formato extralarge, 32 per 42 centimetri, in cui versi (scritti a mano in corsivo) e immagini (disegni inseriti tra le righe del testo e 19 litografie a colori) si mescolano in una sintesi di forme e di parole che è ricapitolazione del suo pensiero intorno alla creazione artistica e architettonica ma non solo. L’angolo retto è anche definizione di senso dell’umano, linea verticale sull’orizzontalità della terra.
Composto in otto anni, pubblicato in edizione limitata di sole 250 copie dalle Editions Verve, promosse da Tériade, editore di Léger, Matisse e Picasso, il poema esce per la prima volta in Italia nel 2007, pubblicato da Electa con la traduzione italiana di Debora Antonini, storica dell’architettura.
Il testo, celebre come tutte le opere di Le Corbusier, studiato e commentato dagli storici dell’architettura, raramente è stato proposto, in Italia, ad architetti e non, come opera autonoma. Eppure l’opera poetica, resistendo diversamente dall’architettura all’usura del tempo, realizza nel modo più vivo quanto “niente sia trasmissibile se non il pensiero” (Le Corbusier, 1965).
Nella lettura proposta da Stazione Rogers, il testo originale in francese (che va ascoltato ma anche “visto”, essendo scritto a mano in un intreccio di disegni e macchie di colore) si alterna alla traduzione in italiano, dove il tradurre, soprattutto per un’opera poetica, è anche esercizio di interpretazione.
Alla lettura si affianca una doppia proiezione: le pagine del libro sfogliato da chi legge e le litografie corrispondenti a ciascun capitolo.
MAPPE DEL FUTURO TRA IMMAGINAZIONE E REALTA' DIALOGHI FRA DISCIPLINE 2018/2019
GIOVEDI' 20 ALLE ORE 20
progetto di Giuseppina Scavuzzo e Debora Antonini
lettura di Gustavo Frigerio
video proiezione di Giuseppe Ferrari
traduzione italiana di Debora Antonini
evento realizzato con il patrocinio della Fondation Le Corbusier di Parigi
È un poema in formato extralarge, 32 per 42 centimetri, in cui versi (scritti a mano in corsivo) e immagini (disegni inseriti tra le righe del testo e 19 litografie a colori) si mescolano in una sintesi di forme e di parole che è ricapitolazione del suo pensiero intorno alla creazione artistica e architettonica ma non solo. L’angolo retto è anche definizione di senso dell’umano, linea verticale sull’orizzontalità della terra.
Composto in otto anni, pubblicato in edizione limitata di sole 250 copie dalle Editions Verve, promosse da Tériade, editore di Léger, Matisse e Picasso, il poema esce per la prima volta in Italia nel 2007, pubblicato da Electa con la traduzione italiana di Debora Antonini, storica dell’architettura.
Il testo, celebre come tutte le opere di Le Corbusier, studiato e commentato dagli storici dell’architettura, raramente è stato proposto, in Italia, ad architetti e non, come opera autonoma. Eppure l’opera poetica, resistendo diversamente dall’architettura all’usura del tempo, realizza nel modo più vivo quanto “niente sia trasmissibile se non il pensiero” (Le Corbusier, 1965).
Nella lettura proposta da Stazione Rogers, il testo originale in francese (che va ascoltato ma anche “visto”, essendo scritto a mano in un intreccio di disegni e macchie di colore) si alterna alla traduzione in italiano, dove il tradurre, soprattutto per un’opera poetica, è anche esercizio di interpretazione.
Alla lettura si affianca una doppia proiezione: le pagine del libro sfogliato da chi legge e le litografie corrispondenti a ciascun capitolo.
MAPPE DEL FUTURO TRA IMMAGINAZIONE E REALTA' DIALOGHI FRA DISCIPLINE 2018/2019
GIOVEDI' 20 ALLE ORE 20
progetto di Giuseppina Scavuzzo e Debora Antonini
lettura di Gustavo Frigerio
video proiezione di Giuseppe Ferrari
traduzione italiana di Debora Antonini
evento realizzato con il patrocinio della Fondation Le Corbusier di Parigi