Brothers - Immigrant Song

venerdì 14 giugno dalle 18.30 al Tact Festival presso il Teatro Stabile Sloveno alle 18.30 “Brothers” della compagnia russa North Caucasus Branch of the National Centre for Contemporary Arts, il trio musicale Pantaloons e “Immigrant Song” della compagnia Hellequin.
Per il penultimo giorno di Festival, il Tact porta al Teatro Stabile Sloveno un’altra compagnia russa, la seconda della settimana, il North Caucasus Branch of the National Centre for Contemporary Arts con lo spettacolo “Brothers”. A seguire, il concerto del trio sloveno Pantaloons e la rappresentazione di “Immigrant song” della Compagnia Hellequin di Pordenone.
Aprirà la serata alle 18.30 lo spettacolo di prosa russo “Brothers”. La rappresentazione nasce da un progetto di teatro documentario guidato da Nikita Betechtim e promosso dall’organizzazione North Caucasus Branch of the National Centre for Contemporary Art, che sostiene giovani artisti e diverse forme di arte contemporanea, tra cui il teatro, nel Caucaso del Nord. La pièce si basa su filmati di intervista ad adolescenti russi di diversi gruppi sociali, il cui risultato è un giudizio duro e commovente sui giovani di oggi, che tocca le note dolenti di un’età critica e di una società in cui oggigiorno è difficile crescere. L’opera ha coinvolto giovani scenografi e artisti multimediali, psicologi per adolescenti e bambini, analizzando nel dettaglio, oltre ai problemi comuni della crescita, le conseguenze della mentalità e del modo di vivere russi, dalla paura di parlare per via dei tabù alla difficoltà a comunicare con gli adulti.
Lo spettacolo delle 21.30 vedrà poi sul palcoscenico del Teatro Sloveno un gruppo italiano, la Compagnia Hellequin di Pordenone. Il regista è Ferruccio Merisi, fondatore della Scuola Sperimentale dell’Attore, che dal 1990 studia e ripropone il genere delle Commedia dell’Arte, presente anche in “Immigrant Song, ovvero Il Paese degli Uomini Degni”. In questo caso un Pulcinella cantastorie narra, aiutato dal suo mandolino, storie su storie, evocando volti su volti, come in un gioco di scatole cinesi. E tra le ombre del detto e del danzato una storia si rivela piano piano, e diversi fantasmi danno segno di sé, co-protagonisti della vicenda: il futuro come gioco d’azzardo con la Storia, il colonialismo e la regola onnipresente del mercato, le fughe migranti dalle prigioni dell’impossibilità assoluta, fino alle note finali dello spettacolo, quelle della “Immigrant Song” dei Led Zeppelin richiamata dal titolo.

Entrambi gli spettacoli saranno presentati in lingua originale con proiezione di sopratitoli in italiano e inglese.
Nell’intervallo tra i due spettacoli, in collaborazione con Yeah verrà offerto il concerto del gruppo sloveno Pantaloons, composto dai giovani musicisti Aljaž Markežič, Luka Belič e David Nik Lipovac. Il trio è stato creato all’interno della band slovena Chili Brass Band, suonando insieme dopo le prove. Nel 2016 i ragazzi hanno iniziato a comporre dei pezzi loro, e a creare lavori autoriali che hanno lentamente riempito il loro repertorio. Pantaloons offre una miscela di broken beat, dubstep, electro-funk e momenti ambientali, che si esprimono attraverso la tuba, il sassofono tenore e la batteria. A chi acquisterà il biglietto giornaliero al festival, l’iniziativa Tact&Wine offrirà nel mentre una degustazione di vini selezionati friulani, da godere nella terrazza del teatro.

Prezzi:
7€ singolo spettacolo
10€ giornata (comprensivo dei due spettacoli della giornata e degustazione Tact&Wine)
40€ abbonamento