L'alfabeto di Peter Greenaway - The Greenaway Alphabet
Giovedì 25.07.2019
Cinema Ariston
Cinema Ariston
Il calendario delle attività estive del cinema Ariston prosegue nel
mese di luglio con la rassegna cinematografica “ARISTON ESTATE” e un
fitto calendario con i migliori titoli della stagione, documentari e
film restaurati, sul grande schermo della sala d’essai di Viale Romolo
Gessi n. 14 a Trieste gestita da La Cappella Underground.
La rassegna “ARISTON ESTATE” propone in programma giovedì 25 luglio alle ore 18.30 e 21.00 il docu-film “L’ALFABETO DI PETER GREENAWAY” (The Greenaway Alphabet, Olanda, 2017) di Saskia Boddekke, in versione originale sottotitolata: un ritratto tenero e ironico sull’iconico regista inglese, tra la sua vita privata e la sua filmografia. L’artista Saskia Boddeke racconta il marito Peter Greenaway formulando un alfabeto che ripercorre vita e arte in un dialogo con la figlia Zoë, detta Pip.
“La vita è arte e l’arte è vita”. Questo il motto di Peter Greenaway, filmmaker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Pip, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Pip. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
La rassegna “ARISTON ESTATE” propone in programma giovedì 25 luglio alle ore 18.30 e 21.00 il docu-film “L’ALFABETO DI PETER GREENAWAY” (The Greenaway Alphabet, Olanda, 2017) di Saskia Boddekke, in versione originale sottotitolata: un ritratto tenero e ironico sull’iconico regista inglese, tra la sua vita privata e la sua filmografia. L’artista Saskia Boddeke racconta il marito Peter Greenaway formulando un alfabeto che ripercorre vita e arte in un dialogo con la figlia Zoë, detta Pip.
“La vita è arte e l’arte è vita”. Questo il motto di Peter Greenaway, filmmaker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Pip, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Pip. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.