Divine
Sabato 09.11.2019
Hangar Teatri
Hangar Teatri
Sabato 9 novembre, ore 20.30, in Hangar Teatri lo spettacolo “Divine” di Danio Manfredini – ispirato al capolavoro della letteratura delinquenziale Notre Dame des Fleurs di Jean Genet.
“Mi sono infilato nel romanzo di Jean Genet nel 1990: Non ne sono ancora uscito”. Danio Manfredini si innamora di Notre Dame des Fleurs e si immerge totalmente tra le pagine. Scrive la sceneggiatura di questo romanzo che presenta al pubblico in forma di reading, accompagnato dai disegni dello storyboard che aveva realizzato come primo immaginario di un film che è poi approdato al teatro nello spettacolo Cinema Cielo.
Si è rispecchiato nell’infanzia di Louis, negli slanci amorosi di Divine e nelle sue tristezze. Si è ritrovato nella ribellione e nel senso di distruzione che emana il giovane assassino Nostra Signora dei Fiori. Vedeva i personaggi come archetipi e quando nella vita incontrava quelle tipologie umane che furono fonte di ispirazione per Genet, Manfredini sovrapponeva loro quell’immagine disegnata, come una lastra. Il legame ossessivo col romanzo porta Danio Manfredini a pensare che avesse a che fare col suo destino e che forse avrebbe potuto riconoscere il suo tra uno di quelli dei personaggi. E il destino volle che Manfredini continuasse a leggere quel libro, a trarne immagini disegnate, appunti di sceneggiatura per il cinema. “Disegnavo le persone, era il tentativo di fissare la sensazione dell’incontro” – dice. Oggi quei disegni servono come un promemoria che riconduce all’accadimento originale, il fatto reale che sta oltre l’immagine torna alla sua memoria, e può calarsi in un umore, in una sfumatura del mondo interiore – ormai quasi svanita.
Danio Manfredini è una delle voci più intense del teatro contemporaneo, è autore e interprete di capolavori assoluti quali Miracolo della rosa (Premio Ubu 1989), Tre studi per una crocifissione e Al presente (Premio Ubu come miglior attore 1999); lavori più corali come Cinema Cielo (premio Ubu come miglior regista 2004) e Il sacro segno dei mostri. Nel 2010 si confronta con il repertorio e debutta nel 2012 con lo spettacolo Il Principe Amleto dall’Amleto di Shakespeare, una produzione italo-francese (La Corte Ospitale, Danio Manfredini, Expace Malraux- Chambery, Aix en Provence). Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero come “maestro di tanti pur restando pervicacemente ai margini dei grandi circuiti e refrattario alle tentazioni del successo mediatico”.
Sempre nel 2013 riceve anche il premio speciale Ubu «Per l’insieme dell’opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in cui diverse generazioni del teatro si possono riconoscere». Dal 2013 al 2016 è direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica del teatro Bellini di Napoli. Nel 2014 debutta a Santarcangelo con Vocazione. Dal 2010 collabora con continuità con La Corte Ospitale, impresa di produzione teatrale reggiana che ricerca nuovi linguaggi della scena, dove dal 2012 prendono forma e vita le sue creazioni. A settembre 2017 debutta al Festival Internazionale di Terni con lo spettacolo Luciano.
v Il costo del biglietto intero è 12 euro, ridotto 8 euro. Il ridotto si intende per soci Teatro degli Sterpi under 18, studenti universitari e over 65.
Per informazioni e prenotazioni: info@teatrodeglisterpi.org | +39 388 3980768 | hangarteatri.com
La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Apertura al pubblico del teatro mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
“Mi sono infilato nel romanzo di Jean Genet nel 1990: Non ne sono ancora uscito”. Danio Manfredini si innamora di Notre Dame des Fleurs e si immerge totalmente tra le pagine. Scrive la sceneggiatura di questo romanzo che presenta al pubblico in forma di reading, accompagnato dai disegni dello storyboard che aveva realizzato come primo immaginario di un film che è poi approdato al teatro nello spettacolo Cinema Cielo.
Si è rispecchiato nell’infanzia di Louis, negli slanci amorosi di Divine e nelle sue tristezze. Si è ritrovato nella ribellione e nel senso di distruzione che emana il giovane assassino Nostra Signora dei Fiori. Vedeva i personaggi come archetipi e quando nella vita incontrava quelle tipologie umane che furono fonte di ispirazione per Genet, Manfredini sovrapponeva loro quell’immagine disegnata, come una lastra. Il legame ossessivo col romanzo porta Danio Manfredini a pensare che avesse a che fare col suo destino e che forse avrebbe potuto riconoscere il suo tra uno di quelli dei personaggi. E il destino volle che Manfredini continuasse a leggere quel libro, a trarne immagini disegnate, appunti di sceneggiatura per il cinema. “Disegnavo le persone, era il tentativo di fissare la sensazione dell’incontro” – dice. Oggi quei disegni servono come un promemoria che riconduce all’accadimento originale, il fatto reale che sta oltre l’immagine torna alla sua memoria, e può calarsi in un umore, in una sfumatura del mondo interiore – ormai quasi svanita.
Danio Manfredini è una delle voci più intense del teatro contemporaneo, è autore e interprete di capolavori assoluti quali Miracolo della rosa (Premio Ubu 1989), Tre studi per una crocifissione e Al presente (Premio Ubu come miglior attore 1999); lavori più corali come Cinema Cielo (premio Ubu come miglior regista 2004) e Il sacro segno dei mostri. Nel 2010 si confronta con il repertorio e debutta nel 2012 con lo spettacolo Il Principe Amleto dall’Amleto di Shakespeare, una produzione italo-francese (La Corte Ospitale, Danio Manfredini, Expace Malraux- Chambery, Aix en Provence). Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero come “maestro di tanti pur restando pervicacemente ai margini dei grandi circuiti e refrattario alle tentazioni del successo mediatico”.
Sempre nel 2013 riceve anche il premio speciale Ubu «Per l’insieme dell’opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in cui diverse generazioni del teatro si possono riconoscere». Dal 2013 al 2016 è direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica del teatro Bellini di Napoli. Nel 2014 debutta a Santarcangelo con Vocazione. Dal 2010 collabora con continuità con La Corte Ospitale, impresa di produzione teatrale reggiana che ricerca nuovi linguaggi della scena, dove dal 2012 prendono forma e vita le sue creazioni. A settembre 2017 debutta al Festival Internazionale di Terni con lo spettacolo Luciano.
v Il costo del biglietto intero è 12 euro, ridotto 8 euro. Il ridotto si intende per soci Teatro degli Sterpi under 18, studenti universitari e over 65.
Per informazioni e prenotazioni: info@teatrodeglisterpi.org | +39 388 3980768 | hangarteatri.com
La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Apertura al pubblico del teatro mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo.