PRESENTAZIONE del libro L’ESODO DA PIEMONTE D’ISTRIA - no se podeva star…
Mercoledì 20.11.2019
IRCI
IRCI
L’IRCI, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata in collaborazione con l’Associazione delle Comunità Istriane è lieto di annunciare per mercoledì 20 novembre, alle ore 17.00, presso il museo istriano, in via Torino 8, la PRESENTAZIONE del libro “L’ESODO DA PIEMONTE D’ISTRIA “no se podeva star…””
opera di Franco Biloslavo.
Piemonte d’ Istria, 8 settembre ‘43: un tranquillo borgo dell’ entroterra istriano viene travolto dagli eventi. Nel caos generato anche in Istria dalla resa incondizionata dell’ Italia agli Alleati si inseriscono le forze già ben organizzate dei combattenti del Movimento Popolare di Liberazione. La matrice politica del movimento è quella comunista di ispirazione sovietica e alla guida dei combattenti, da subito, si pongono gli esponenti della fazione croata. L’ obiettivo è quello dichiarato di strappare l’ Istria all’ Italia annettendola alla Croazia nella nascente Repubblica Federativa di Jugoslavia. Per gli abitanti di Piemonte d’ Istria, nella maggioranza italiani, inizia così un lungo calvario che non si interromperà con la fine del conflitto. Con il trattato di pace di Parigi del ’47 il paese sarà da subito assegnato alla Jugoslavia e attraverso il confine posto a poca distanza dalle case saranno in molti a cercare la fuga che molto spesso si concluderà tragicamente. Il fatto più efferato avverrà nel febbraio del ’49 quando dodici giovani istriani rimarranno uccisi, mitragliati dalla milizia confinaria. Piemonte d’Istria si spopolerà quasi subito e, oggi, da i più di mille abitanti ne rimangono solo qualche decina. Il paese, da molti riconosciuto come simbolo dell’esodo istriano, è ridotto a maceria e con molta difficoltà le autorità locali ora sono impegnate nella ricerca di qualche ipotesi di recupero di quello che un tempo fu un castello con una propria giurisdizione, già enclave della Contea di Pisino e poi feudo della famiglia Contarini di Venezia e dove, per quasi un secolo, visse anche la famiglia Besenghi. Le memorie di quanti abitarono a Piemonte d’Istria prima del grande esodo sono state raccolte in un volume recentemente pubblicato dall’ Associazione delle Comunità Istriane. L’autore, dopo aver ripreso alcune interviste iniziate dall’IRCI già negli anni ’80, ha completato le interviste trasponendole dal dialetto e riordinandole in otto capitoli temporali coprendo così un arco di tempo di 60 anni; dall’inizio secolo alla costituzione della Comunità di Piemonte d’Istria a Trieste. Al volume è allegato il video dello spettacolo “TORNAR” realizzato da Simone Cristicchi a Piemonte nel 2014 traendo spunto proprio dalle bozze di questa memoria.
L’ingresso è libero sino ad esaurimento posti.
Piemonte d’ Istria, 8 settembre ‘43: un tranquillo borgo dell’ entroterra istriano viene travolto dagli eventi. Nel caos generato anche in Istria dalla resa incondizionata dell’ Italia agli Alleati si inseriscono le forze già ben organizzate dei combattenti del Movimento Popolare di Liberazione. La matrice politica del movimento è quella comunista di ispirazione sovietica e alla guida dei combattenti, da subito, si pongono gli esponenti della fazione croata. L’ obiettivo è quello dichiarato di strappare l’ Istria all’ Italia annettendola alla Croazia nella nascente Repubblica Federativa di Jugoslavia. Per gli abitanti di Piemonte d’ Istria, nella maggioranza italiani, inizia così un lungo calvario che non si interromperà con la fine del conflitto. Con il trattato di pace di Parigi del ’47 il paese sarà da subito assegnato alla Jugoslavia e attraverso il confine posto a poca distanza dalle case saranno in molti a cercare la fuga che molto spesso si concluderà tragicamente. Il fatto più efferato avverrà nel febbraio del ’49 quando dodici giovani istriani rimarranno uccisi, mitragliati dalla milizia confinaria. Piemonte d’Istria si spopolerà quasi subito e, oggi, da i più di mille abitanti ne rimangono solo qualche decina. Il paese, da molti riconosciuto come simbolo dell’esodo istriano, è ridotto a maceria e con molta difficoltà le autorità locali ora sono impegnate nella ricerca di qualche ipotesi di recupero di quello che un tempo fu un castello con una propria giurisdizione, già enclave della Contea di Pisino e poi feudo della famiglia Contarini di Venezia e dove, per quasi un secolo, visse anche la famiglia Besenghi. Le memorie di quanti abitarono a Piemonte d’Istria prima del grande esodo sono state raccolte in un volume recentemente pubblicato dall’ Associazione delle Comunità Istriane. L’autore, dopo aver ripreso alcune interviste iniziate dall’IRCI già negli anni ’80, ha completato le interviste trasponendole dal dialetto e riordinandole in otto capitoli temporali coprendo così un arco di tempo di 60 anni; dall’inizio secolo alla costituzione della Comunità di Piemonte d’Istria a Trieste. Al volume è allegato il video dello spettacolo “TORNAR” realizzato da Simone Cristicchi a Piemonte nel 2014 traendo spunto proprio dalle bozze di questa memoria.
L’ingresso è libero sino ad esaurimento posti.
Istituto per la Cultura Istriano Fiumano Dalmata
Via Duca d'Aosta, 1
34100 Trieste
+39 040 639 188
WWW.IRCI.IT
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