Quintetto
Sabato 14.12.2019
Hangar Teatri
Hangar Teatri
Sabato 14 dicembre alle ore 20.30 e domenica 15 alle 17.00 Hangar Teatri ospiterà Quintetto, di e con Marco Chenevier, spettacolo vincitore del Be Festival - Birmingham.
Il "5", una cifra ricorrente in una moltitudine di aspetti della vita e della cultura umana, è il punto cardine nello spettacolo di Marco Chenevier, che ha ricevuto numerosi e importanti apprezzamenti da giurie e critici internazionali.
Al centro dello spettacolo c’è il numero cinque, frequente in molti aspetti della vita umana: è il numero delle dita della mano, dei sensi, della base decimale matematica nonché numero del pentacolo. Nell’esoterismo, invece, simboleggia la vita universale e l’individualità degli esseri, ma non solo: è il numero dell’uomo come punto a metà tra terra e cielo, e indica la possibilità di innalzarsi verso una condizione superiore. È facile, pertanto, capire l’importanza di questa cifra.
Ma siamo in tempi di crisi e molte concezioni e credenze possono essere sovvertite: a riportarci sulla giusta strada c’è Marco Chenevier, arguto e talvolta irruente nelle battute, come ha detto Amy Young di Theatre Bubble, ma in grado di dare allo spettacolo uno slancio emotivo non indifferente.
Si vedrà rappresentata in scena, ad esempio, Rita Levi Montalcini in una raffigurazione meravigliosa: con un blazer verde, gambaletti marroni, i capelli pieni di talco, il corpo ingobbito e le labbra socchiuse. La visione è quasi iperrealistica, ma nel momento in cui il lato comico della performance viene accantonato, si è testimoni di una magistrale performance di danza, interpretata con splendido proposito. Salta agli occhi come il talento di Chenevier per la commedia e la coreografia sia innegabile.
La produzione dello spettacolo è di Aldes, un’associazione di artisti e operatori culturali che dal 1993, sotto la direzione di Roberto Castello, produce e promuove opere di sperimentazione coreografica, e Tida, gruppo fondato da Marco Chenevier. Coreografo, danzatore, regista e attore, Chenevier si diploma all’Accademia Internazionale di Teatro, scuola di Recitazione di Roma “Circo a Vapore”, ha frequentato un percorso di formazione triennale presso la scuola “Filomarino” di Roma e con Annapaola Bacalov. È stato per sette anni assistente di Isaac Alvarez presso il Théâtre du Moulinage a Lussas (Francia). Le foto sono di Alex Brenner.
Il costo del biglietto intero è 12 euro, ridotto 8 euro. Il ridotto si intende per soci Teatro degli Sterpi, under 18, studenti universitari e over 65.
Il "5", una cifra ricorrente in una moltitudine di aspetti della vita e della cultura umana, è il punto cardine nello spettacolo di Marco Chenevier, che ha ricevuto numerosi e importanti apprezzamenti da giurie e critici internazionali.
Al centro dello spettacolo c’è il numero cinque, frequente in molti aspetti della vita umana: è il numero delle dita della mano, dei sensi, della base decimale matematica nonché numero del pentacolo. Nell’esoterismo, invece, simboleggia la vita universale e l’individualità degli esseri, ma non solo: è il numero dell’uomo come punto a metà tra terra e cielo, e indica la possibilità di innalzarsi verso una condizione superiore. È facile, pertanto, capire l’importanza di questa cifra.
Ma siamo in tempi di crisi e molte concezioni e credenze possono essere sovvertite: a riportarci sulla giusta strada c’è Marco Chenevier, arguto e talvolta irruente nelle battute, come ha detto Amy Young di Theatre Bubble, ma in grado di dare allo spettacolo uno slancio emotivo non indifferente.
Si vedrà rappresentata in scena, ad esempio, Rita Levi Montalcini in una raffigurazione meravigliosa: con un blazer verde, gambaletti marroni, i capelli pieni di talco, il corpo ingobbito e le labbra socchiuse. La visione è quasi iperrealistica, ma nel momento in cui il lato comico della performance viene accantonato, si è testimoni di una magistrale performance di danza, interpretata con splendido proposito. Salta agli occhi come il talento di Chenevier per la commedia e la coreografia sia innegabile.
La produzione dello spettacolo è di Aldes, un’associazione di artisti e operatori culturali che dal 1993, sotto la direzione di Roberto Castello, produce e promuove opere di sperimentazione coreografica, e Tida, gruppo fondato da Marco Chenevier. Coreografo, danzatore, regista e attore, Chenevier si diploma all’Accademia Internazionale di Teatro, scuola di Recitazione di Roma “Circo a Vapore”, ha frequentato un percorso di formazione triennale presso la scuola “Filomarino” di Roma e con Annapaola Bacalov. È stato per sette anni assistente di Isaac Alvarez presso il Théâtre du Moulinage a Lussas (Francia). Le foto sono di Alex Brenner.
Il costo del biglietto intero è 12 euro, ridotto 8 euro. Il ridotto si intende per soci Teatro degli Sterpi, under 18, studenti universitari e over 65.