Romanistan
Martedì 18.02.2020
Cinema Ariston
Cinema Ariston
L'artista Luca Vitone presenta il suo progetto “Romanistan” (Italia,
2019, 73', versione originale sottotitolata), racconto del viaggio a
ritroso, da Bologna a Chandigarh, per ripercorrere il cammino di Rom e
Sinti dall'India nord occidentale fino all’Italia, al cinema Ariston
(viale Romolo Gessi 14, Trieste) martedì 18 febbraio alle ore 20.30.
La serata è organizzata da La Cappella Underground in collaborazione
con Studio Tommaseo.
“Romanistan”, progetto vincitore della quarta edizione dell’Italian Council del MiBACT (2018), è un diario di viaggio sulle tracce di una migrazione avvenuta tra l’VIII e il XIV secolo. L'artista Luca Vitone (Genova, 1964) approfondisce un interesse, quello per la cultura romaní, che è stato presente nel suo lavoro fin dagli anni Novanta.
Il racconto dell’itinerario migratorio Rom e del nomadismo, dell’emarginazione e segregazione subita nei secoli, diviene strumento per una riflessione più ampia sull’idea di luogo e viaggio, di comunità, di tradizione, del perpetuarsi di cliché e stigma sociali.
Il titolo "Romanistan", deriva dalle parole di Manush Romanov, rappresentante Rom proveniente dalla Bulgaria, il quale immaginò la possibilità di dar vita ad un paese Rom. Per Vitone invece il popolo Rom, grazie al suo vivere senza patria, senza esercito e senza confini, rappresenta un ideale moderno e transnazionale di popolo, che assume quasi una possibilità precorritrice, anche alla luce anche delle attuali migrazioni di massa che stanno sconvolgendo gli equilibri socio-politici del pianeta.
Il viaggio alla base del progetto di "Romanistan", durato sei settimane, ha preso avvio da Bologna, dove per la prima volta nel 1422 la presenza di persone Rom è stata ufficialmente documentata, e si è concluso nella città di Chandigarh in India, passando per Slovenia, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Macedonia, Grecia, Turchia, Georgia, Armenia, Iran, Pakistan. A distanza di 25 anni dalla seminale mostra "Der unbestimmte Ort (Il luogo imprecisato)" alla Galleria Christian Nagel di Colonia, e a 42 anni da un viaggio compiuto con i genitori in macchina da Genova al Golfo Persico, Luca Vitone compie un tragitto epico e grandioso in cui ancora una volta memorie personali si connettono alla Storia. Il viaggio di ritorno alle origini del popolo Rom è di fatto rappresentato con lo sguardo esterno di chi non ne condivide cultura e tradizioni, ma allo stesso tempo con la volontà di non raccontare gli stereotipi di marginalità e povertà a cui i Rom sono comunemente associati, concentrandosi sulla rappresentazione della borghesia intellettuale attraverso l’incontro con personalità della politica, attivisti sociali, accademici.
"Romanistan" è un progetto multiforme composto da un film, una serie fotografica e un libro d’artista, originatosi a partire da un canovaccio di viaggio aperto alla casualità delle esperienze e degli incontri. L’omonima mostra è visitabile fino al 15 marzo 2020 presso il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Trailer: https://www.youtube.com/watch'v=yb5R7C2Zd0c
Informazioni sul sito www.aristoncinematrieste.it e sulla pagina facebook cinema.ariston.trieste
Info:
La Cappella Underground
Piazza Duca degli Abruzzi n.3 - 34132 Trieste
tel 040 3220551 - fax +39 040 9673002
info@lacappellaunderground.org | www.lacappellaunderground.org
“Romanistan”, progetto vincitore della quarta edizione dell’Italian Council del MiBACT (2018), è un diario di viaggio sulle tracce di una migrazione avvenuta tra l’VIII e il XIV secolo. L'artista Luca Vitone (Genova, 1964) approfondisce un interesse, quello per la cultura romaní, che è stato presente nel suo lavoro fin dagli anni Novanta.
Il racconto dell’itinerario migratorio Rom e del nomadismo, dell’emarginazione e segregazione subita nei secoli, diviene strumento per una riflessione più ampia sull’idea di luogo e viaggio, di comunità, di tradizione, del perpetuarsi di cliché e stigma sociali.
Il titolo "Romanistan", deriva dalle parole di Manush Romanov, rappresentante Rom proveniente dalla Bulgaria, il quale immaginò la possibilità di dar vita ad un paese Rom. Per Vitone invece il popolo Rom, grazie al suo vivere senza patria, senza esercito e senza confini, rappresenta un ideale moderno e transnazionale di popolo, che assume quasi una possibilità precorritrice, anche alla luce anche delle attuali migrazioni di massa che stanno sconvolgendo gli equilibri socio-politici del pianeta.
Il viaggio alla base del progetto di "Romanistan", durato sei settimane, ha preso avvio da Bologna, dove per la prima volta nel 1422 la presenza di persone Rom è stata ufficialmente documentata, e si è concluso nella città di Chandigarh in India, passando per Slovenia, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Macedonia, Grecia, Turchia, Georgia, Armenia, Iran, Pakistan. A distanza di 25 anni dalla seminale mostra "Der unbestimmte Ort (Il luogo imprecisato)" alla Galleria Christian Nagel di Colonia, e a 42 anni da un viaggio compiuto con i genitori in macchina da Genova al Golfo Persico, Luca Vitone compie un tragitto epico e grandioso in cui ancora una volta memorie personali si connettono alla Storia. Il viaggio di ritorno alle origini del popolo Rom è di fatto rappresentato con lo sguardo esterno di chi non ne condivide cultura e tradizioni, ma allo stesso tempo con la volontà di non raccontare gli stereotipi di marginalità e povertà a cui i Rom sono comunemente associati, concentrandosi sulla rappresentazione della borghesia intellettuale attraverso l’incontro con personalità della politica, attivisti sociali, accademici.
"Romanistan" è un progetto multiforme composto da un film, una serie fotografica e un libro d’artista, originatosi a partire da un canovaccio di viaggio aperto alla casualità delle esperienze e degli incontri. L’omonima mostra è visitabile fino al 15 marzo 2020 presso il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Trailer: https://www.youtube.com/watch'v=yb5R7C2Zd0c
Informazioni sul sito www.aristoncinematrieste.it e sulla pagina facebook cinema.ariston.trieste
Info:
La Cappella Underground
Piazza Duca degli Abruzzi n.3 - 34132 Trieste
tel 040 3220551 - fax +39 040 9673002
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