Metamorfosi
Venerdì 16.07.2021
– Domenica 01.08.2021
Sala Comunale d'Arte
– Domenica 01.08.2021
Sala Comunale d'Arte
La Sala Comunale d'Arte ospiterà dal 16 luglio una personale di opere scultoree e disegni dell'artista Martina Cernetic, da anni residente e attiva a Trieste. L'artista, originaria di Zagabria , si è laureata a Lubiana in scultura e ceramica (Scuola delle Arti applicate), ha studiato in Italia la lavorazione artistica del vetro, la fotografia e a Zagabria ha frequentato per 15 anni il Conservatorio per studiare chitarra classica.
“Probabilmente è proprio la musica – scrive Franco Rosso nella presentazione - che l'ha avvicinata all'arte, con un rimando culturale a Wolfang Goethe, secondo il quale la bellezza rappresenta per l'artista un ideale al quale approssimarsi asintoticamente, riconoscendo nell'arte lo strumento nobile per congiungere il singolo alla dinamicità organica del tutto.
Ma l'arte per la Cernetic può attingere molto a ciò che è inesprimibile con la parola, e può inventare una sintesi di pensiero che coniuga estetica e manualità. Con le sue sculture, che presenta in questa mostra alla Sala Comunale d'Arte di Trieste, libera il suo pensiero, proietta le sue riflessioni all'esterno in uno spazio illimitato: l'opera esce da se stessa e va verso il fruitore. Tecnicamente rinuncia alla ceramica (che di per sé controlla e condiziona il processo creativo ...) e sceglie l'applicazione del gesso come materiale che libera il gesto e diventa metafora della libertà espressiva. Il fare arte assume quindi la dimensione materiale della scultura che permette alla Cernetic di relazionare corporarietà e figurazione, una scultura che si libera da se stessa e quindi diventa metafora della libertà e di un pensiero che cresce, che si evolve, si rafforza, si autorigenera.
Martina Cernetic ha però fatta sua la lezione dell'eloquenza dell'esempio che diventa dialogo reciproco nella vita: utilizza la sua espressività creativa per condividere con il mondo una sua riflessione esistenziale, che nella sua declinazione scultorea diventa una riflessione sulla metamorfosi dell'essenza che corrisponde poi all'esistenza. Le sue sculture non hanno finalità estetiche o descrittive: intendono esternare uno stato d'animo che nasce dalla sua esistenza, dal fatto di essere donna, dagli incontri dolorosi con la morte, dall'aver vissuto in prima persona la tragedia della guerra dei Balcani. L'esternazione del proprio stato d'animo diventa poi dialogo con il fruitore dell'opera attraverso la proiezione di una riflessione sull'evoluzione personale di ognuno, sulla necessità di prendere coscienza del contesto in cui si vive e sul quanto e come questo condizioni la nostra esistenza e il nostro modo di approcciare la vita”.
La mostra è visitabile, nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, dal 16 luglio al 1° agosto 2021.
Orario: tutti i giorni, feriali e festivi, 10_13 – 17_20.
“Probabilmente è proprio la musica – scrive Franco Rosso nella presentazione - che l'ha avvicinata all'arte, con un rimando culturale a Wolfang Goethe, secondo il quale la bellezza rappresenta per l'artista un ideale al quale approssimarsi asintoticamente, riconoscendo nell'arte lo strumento nobile per congiungere il singolo alla dinamicità organica del tutto.
Ma l'arte per la Cernetic può attingere molto a ciò che è inesprimibile con la parola, e può inventare una sintesi di pensiero che coniuga estetica e manualità. Con le sue sculture, che presenta in questa mostra alla Sala Comunale d'Arte di Trieste, libera il suo pensiero, proietta le sue riflessioni all'esterno in uno spazio illimitato: l'opera esce da se stessa e va verso il fruitore. Tecnicamente rinuncia alla ceramica (che di per sé controlla e condiziona il processo creativo ...) e sceglie l'applicazione del gesso come materiale che libera il gesto e diventa metafora della libertà espressiva. Il fare arte assume quindi la dimensione materiale della scultura che permette alla Cernetic di relazionare corporarietà e figurazione, una scultura che si libera da se stessa e quindi diventa metafora della libertà e di un pensiero che cresce, che si evolve, si rafforza, si autorigenera.
Martina Cernetic ha però fatta sua la lezione dell'eloquenza dell'esempio che diventa dialogo reciproco nella vita: utilizza la sua espressività creativa per condividere con il mondo una sua riflessione esistenziale, che nella sua declinazione scultorea diventa una riflessione sulla metamorfosi dell'essenza che corrisponde poi all'esistenza. Le sue sculture non hanno finalità estetiche o descrittive: intendono esternare uno stato d'animo che nasce dalla sua esistenza, dal fatto di essere donna, dagli incontri dolorosi con la morte, dall'aver vissuto in prima persona la tragedia della guerra dei Balcani. L'esternazione del proprio stato d'animo diventa poi dialogo con il fruitore dell'opera attraverso la proiezione di una riflessione sull'evoluzione personale di ognuno, sulla necessità di prendere coscienza del contesto in cui si vive e sul quanto e come questo condizioni la nostra esistenza e il nostro modo di approcciare la vita”.
La mostra è visitabile, nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, dal 16 luglio al 1° agosto 2021.
Orario: tutti i giorni, feriali e festivi, 10_13 – 17_20.
Sala Comunale d’Arte
Piazza Unità d’Italia, 4
34100 Trieste
Piazza Unità d’Italia, 4
34100 Trieste