Danza Odissi
Venerdì 19.04.2019
Hangar Teatri
Hangar Teatri
Venerdì 19 alle 20.30 in Hangar Teatri uno spettacolo di teatro – danza classico indiano di danza Odissi, con Stella Penzo.
Stella Penzo è allieva della Maestra Pratibha Jena Singh, è danzatrice ed insegnante di danza Odissi, ma il suo percorso di formazione è continuo, grazie alle lezioni con Guru Pratibha Jena a New Delhi.
Direttamente dall’India arriva a Trieste, e con il corpo modellato in morbide pose, piedi tintinnanti di campanelli, il volto che narra le storie degli dei ci farà fare un viaggio nei suoni e nei movimenti della tradizione indiana.
L’Odissi è una danza che vive nella pietra rossastra dei templi dell’Orissa, nella sabbia a grana grossa dell’Oceano, nelle sue possenti onde. Canta sotto la pioggia violenta e benedetta del monsone, nell’acqua statica di Bindhu Sagar, sgorgato per opera del dio Shiva. La sua musica è il suono della foresta, tra il profumo del frangipani e le radici aeree del baniano. Si specchia come una giovane donna nella corolla rossa spalancata del fiore d’ibisco, l’offerta preferita dalle Dee indiane più potenti. Densa come il silenzio del tempio, con l’aria calda per le centinaia di lampade al ghee. Parla della terra in cui affonda le radici, delle sue danze rituali, del ricco patrimonio culturale.
Una vera e propria esperienza che si avvicina al mistico.
Per informazioni: info@teatrodeglisterpi.org | 040 0643023 / +39 388 39 80 768 | hangarteatri.com
Stella Penzo è allieva della Maestra Pratibha Jena Singh, è danzatrice ed insegnante di danza Odissi, ma il suo percorso di formazione è continuo, grazie alle lezioni con Guru Pratibha Jena a New Delhi.
Direttamente dall’India arriva a Trieste, e con il corpo modellato in morbide pose, piedi tintinnanti di campanelli, il volto che narra le storie degli dei ci farà fare un viaggio nei suoni e nei movimenti della tradizione indiana.
L’Odissi è una danza che vive nella pietra rossastra dei templi dell’Orissa, nella sabbia a grana grossa dell’Oceano, nelle sue possenti onde. Canta sotto la pioggia violenta e benedetta del monsone, nell’acqua statica di Bindhu Sagar, sgorgato per opera del dio Shiva. La sua musica è il suono della foresta, tra il profumo del frangipani e le radici aeree del baniano. Si specchia come una giovane donna nella corolla rossa spalancata del fiore d’ibisco, l’offerta preferita dalle Dee indiane più potenti. Densa come il silenzio del tempio, con l’aria calda per le centinaia di lampade al ghee. Parla della terra in cui affonda le radici, delle sue danze rituali, del ricco patrimonio culturale.
Una vera e propria esperienza che si avvicina al mistico.
Per informazioni: info@teatrodeglisterpi.org | 040 0643023 / +39 388 39 80 768 | hangarteatri.com